Sono andato a fare la spesa da Aldi ed è stata una delusione 2.

Come promesso, eccomi di ritorno dopo la Pasqua, sia quella cattolica che quella ortodossa con l’argomento ALDI.

Nel primo post la spiegazione del modello di business di ALDI, che ritenevo comunque necessaria ed interessante, ha assorbito tutto lo spazio umanamente gestibile anche per un lettore di biscomarketing.

Quindi non ho affrontato l’argomento del titolo, spiegando i motivi della mia delusione.

Provo a farlo SINTETICAMENTE.

Il motivo principale è l’assortimento.

Gli scaffali del punto vendita ALDI a Trieste sono pieni di prodotti di marca. A spanne saranno almeno tra il 20% e 30% dell’assortimento. D’altra parte basta vedere le offerte della prossima settimana annunciate sul sito per capire che ALDI in Italia punta ad una strategia basata sulle marche più note dell’industria rispetto alle marche private.

Il problema dal mio punto di vista di consumatore è che quindi in Italia ALDI non è ALDI. Non è un punto vendita dove comprare prodotti di qualità medio alta ai prezzi più bassi del mercato, non in relazione alla marca (che negli altri paesi è sempre una marca privata dell’insegna), ma in assoluto.

Mi sembra che la scelta sia stata di fare un ALDI in salsa italiana (nel punto vendita c’è anche un banco bar che fa caffè e colazioni).

Piacerà? I consumatori italiani cambieranno supermercato per comprare la Coca Cola da 500 cl a 0,85 euro invece che 1 euro (prezzo normale in un vicino supermercato Coop), le brioches Bauli allo stesso prezzo (sempre confrontando al prezzo NON in promozione della Coop), i wurstel AIA quasi alla metà, ecc…?

Come giustificheranno le altre catene della GDO queste differenze di prezzo ai loro clienti?

E le aziende produttrici come lo giustificheranno ai buyers della GDO?

Partirà una guerra di prezzi che, presumibilmente andrà a svantaggio dell’industri?

Io intanto in Italia se voglio andare da “ALDI” dovrò continuare ad andare da Eurospin (lo so i punti vendita sono tristi, ma la strategia di assortimento ed qualità di prodotto e quella più “tedesca” che c’è) e se ho voglia di mangiarmi un buon brezel pagandolo solo 0,39 euro andrò da ALDI.

Vinitaly si avvicina, quindi aspettatevi qualche buco nel ritmo di pubblicazione del blog.

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