Premessa: da giugno 2000 ad agosto 2007 ho lavorato alla Stock di Trieste (per chi non lo sapesse l’azienda del Brandy Stock, di Limoncè, Keglevich Vodka, Grappa Julia ecc.. ecc..) prima come brand manager e poi (da gennaio 2004) come direttore marketing. Nella mia posizione sono stato coinvolto nel processo di vendita che da dicembre 2007 ad agosto 2008 ha portato la cessione dell’azienda al fondo americano Oak Tree Capital Management.
Il fatto: lo scorso 10 luglio appare sul “Il Piccolo” di Trieste la notizia che gli uffici commerciali marketing ed amministrativi della socità verranno trasferiti a Milano
citando la necessità di “rilanciare l’azienda” e di un “cambio culturale importante”, anche in considerazione dei negativi risultati del primo semestre che segna un -8% di vendite rispetto all’anno precedente (quando la Stock era gestita dal vecchio management).
L’opinione (mia personale): l’azienda che ho lasciato lo scorso agosto per entrare nel Gruppo Vinicolo Santa Margherita presentava delle chiare aree di miglioramento sia in termini di efficacia che di efficenza (e qualche idea ce l’avevo pure), ma non aveva alcun bisogno di essere rilanciata perchè giocava un ruolo di leader nel mercato dei liquori e distillati in Italia ed in numerosi mercati esteri.
Cosa confermata anche dal comunicato che la nuova proprietà rilasciò nel gennaio di quest’anno, sottolineando gli eccellenti risultati conseguti nel corso del 2007. Risultati, aggiungo io, ottenuti malgrado le difficoltà, turbolenze e distrazioni che normalmente un processo di vendita porta sempre in un azienda.
Ritengo quindi offensivo e totalmente scorretto che il nuovo management (AD, Direttore Commerciale, Responsabile Vendite canale GDO, Responsabile Vendite canale Horeca, Direttore del Personale e Affari Legali) argomenti una scelta così controversa svilendo (l’ottimo) lavoro altrui e scaricando le proprie responsabilità su chi non ha più voce in capitolo. Esigo rispetto per la mia professionalità e reputazione e mi sento preso in giro a leggere affermazioni che da una parte segnalano l’esigenza per Stock di aumentare la quota di fatturato nel canale horeca (che nell’azienda che è leader nel canale GDO è ovviamente più bassa della media del mercato) e poi giustificano lo spostamento a Milano (dove guarda caso risiedono tutti i nuovi managers) guarda caso anche con la necessità di essere più vicini ai clienti della GDO.
Non concosco quali siano stati i cambiamenti introdotti dal nuovo management (a parte eliminare la campagna pubblicitaria di Limoncè e ristrutturare la rete vendita) quindi non sto a valutare se i risultati dell’azienda siano in linea o meno con gli obiettivi della nuova proprietà e so benissimo che non sempre si ha la libertà di comunicare con trasparenza, ma credo la prima caratteristica di un buon manager sia quella di assumersi le proprie responsabilità, senza addossare ad altri colpe che non hanno.
Se continuo così credo proprio che dovrò aumentare le categorie di questo blog.
“La Stock di Trieste, produttrice del famoso Brandy, Stock84, è lieta di presentarvi: Tutto il calcio, minuto per minuto”… Ah, che ricordi di gioventù
Sono d’accordo con il tuo post, mi sembra che, per giustificare un primo spostamento (seguito a breve dalla produzione, non appena avranno trovato un luogo consono), si siano arrampicati sugli specchi.
Tra l’altro, obbligano pure le persone spostate a prendere la residenza a Milano per non dover pagare loro le trasferte, siamo al limite della meschinità.
Mi chiedo se a Trieste non si potrebbe fare una cordata per rilevare la proprietà e mantenere il tutto nella sua sede naturale. Un’utopia, purtroppo, vista la scarsità di imprenditori locali…