E’ nato l’impero del consumatore finale! Ancora?

Sul supplemento affari del Pais di domenica 25 aprile Leggo l’articolo sulle giornate Hoy es marketing 2010 organizzate come ogni anno dalla business school ESIC e alucino.
La crema del marketing spagnolo si è ritrovata ed ha parlato di concetti come quello del titolo oppure del “ritorno al cliente” come una delle 4 grandi tendenze del momento o ancora della necessità di “segmentare e stabilire priorità”. Cito a memoria da Marketing Management di Philip Kotler: “secondo il concetto di marketing l’organizzazione raggiunge i suoi obiettivi attraverso la soddisfazione dei bisogni e desideri dei propri mercati obiettivo in modo più efficacie ed efficente dei concorrenti” (consiglio di leggerla almeno un paio di volte per coglierne tutta la completezza). La mie edizione (canadese) di Marketing Management credo sia del 1988 e siamo ancora qui a dire queste cose?
Allora probabilmente ci meritiamo la marginalizzazione che continua a subire il marketing nelle aziende e nella società.
Ed infatti un’altro dei concetti riportati è che “tutti nell’azienda sono venditori, dall’operaio del magazzino all’alta direzione”. Qualche anno si sosteneva un concetto simile, solo con la parola marketing al posto vendite.
Ovviamente è stato detto anche qualcosa di interessante:
- il presidente di Coca Cola Iberia (secondo mercato europeo e sesto mondiale) ha detto: “Abbiamo tutti bisogno l’uno dell’altro. Siamo in concorrenza con la Pepsi, però allo stesso tempo collaboriamo quando si tratta di difendere il settore (il settore n.d.a.)” Guarda un po’ la buona vecchia CO-OPETIZIONE che il lettori di biscomarketing già conoscono.
- Miguel Orense, autore di libri di management, segnala l’importanza di anticipare le tendenze per avere un buon posizionamento nei motori di ricerca, sapendo prima degli altri quali saranno le parole di moda nei mesi seguenti perchè queste saranno le più ricercate. Quasi quasi nella descrizione del sito Santa Margherita metto l’espressione “QUANT’ALTRO” (ma chi l’ha lanciata? Non vuol dire niente e non se ne può più).
- Parlando di parole due nuovi termini: “innoviquity“ossia essere disponibili in ogni momento e in ogni posto per il cliente (ma secondo me sembra più voglia dire innovazione ubiquitaria, bisognerà cercare l’originale inglese, se esiste) e “lowxury” ossia il lusso low cost. La parola suona ben, però quest’ultimo concetto rischia facilmente di scivolare lungo la china della monetizzazione di una forte brand equity, strategia validissima nel breve e sucida nl lungo termine.
Hasta pronto!

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