Da qualche tempo ho questa (strana) sensazione per cui anche l’economia (aziendale) si regge su principi sostanzialmente equivalenti alle leggi fisiche. In realtà se penso allo spettacolo di Marco Paolini “I miserabili – io e Margareth Thatcher, forse la sensazione non è solo mia e non si limita alla sola economia, ma magari si può allargare alle scienze sociali in generale.
Sarà forse la voglia di trovare dei meccanismi deterministici per capire quello che succede e prevedere quello che succederà? Anche se da giovane ricercatore di economia volevo seriamente realizzare la psicostoria , non credo si tratti di questi, tanto più che lo sviluppo della fisica quantistica si basa sul concetto di probabilità (se non l’ho capita male).
Comunque il concetto fisico che mi porta a credere che il marketing imploderà, e quindi a chiedermi quando è quello dell’entropia, ossia del caos, secondo cui un sistema isolato (senza cioè apporti esterni) tende naturalmente a trasformare tutta l’energia disponibile per produrre lavoro in entropia (caos o disordine che dir si voglia).
Se volete la teoria fisica ci sono i link precedenti per cominciare, ma io voglio provare a spiegare cosa intendo con l’esempio del jazz (d’altra parte la musica è sostanzialmente matematica).
Il jazz prende forma come genere musicale nei primi anni del novecento e si evolve sostanzialmente in queste fasi di entropia crescente:
- lo swing e le big bands
- il bop (bebop, coll jazz, hard bop)
- il free jazz (tralascio la fusion, perchè secondo me è già un’altra cosa).
Qui l’uso del termine entropia cade a pennello perchè dalle origini al free jazz aumenta il peso dell’improvvisazione che arriva, con il free jazz appunto, a rappresentare l’intero pezzo musicale. Dopo essere arrivato al free, l’evoluzione si ferma ed il jazz ripete se stesso oppure diventa un’altra cosa (la fusion per esempio). D’altra parte, dove si poteva andare dopo essere arrivati al free? Il jazz è naturalmente evoluto attraverso stadi di maggior confusione, fino ad arrivare alla confusione massima e, di fatto, implodere.
Succederà lo stesso anche al marketing? Sta già succedendo al capitalismo che, dopo aver raggiunto la massima confusione con il turbocapitalismo, è crollato nel 2008? L’assioma di partenza prevede come condizione il trovarsi in un sistema isolato, che non riceve nuovi apporti di energia dall’esterno. E’ una condizione applicabile quando parliamo dei sistemi sociali, cioè basati sulle persone? In un’economia (società) è i sistemi sono sempre meno isolati, ma l’economia (società) planetaria diventa senpre più essa stessa un sistema.
Concludo dicendo che lo spunto di tutto questo ragionamento è stata l’ultima pubblicità dell’Orzo Bimbo. L’ennesima campagna che ripete se stessa ritornando al tempo del sogno con lo slogan “Orzo Bimbo bim, bum, bam).
Se qualcuno vuole cominciare una colletta per pagarmi lunghe e costose sessioni di analisi, è il benvenuto.
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